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Acido ialuronico: falsi miti e verità


 

 

Dell'utilità dell'acido ialuronico e del suo impiego in medicina estetica se ne è parlato e riparlato più volte. Ecco però qualche piccola curiosità che forse non tutti sanno: tutti i miti sull'acido ialuronico, le verità e i falsi miti.

 

 

L’acido ialuronico è una sostanza di origine naturale

 

L'acido ialuronico è una sostanza naturale presente negli esseri viventi: non solo nell’uomo, ma anche nei batteri e negli animali. La molecola dell'acido ialuronico, uguale e comune a tutti i vertebrati, è totalmente biocompatibile con il corpo umano e, pertanto si integra perfettamente con tutti i tessuti.

 

 

L’acido ialuronico si trova solo nella pelle

 

L'acido ialuronico si trova nella pelle, ma anche nella cartilagine, nei tendini, nell'umor vitreo dell'occhio, nel liquido sinoviale, nel cordone ombelicale, nelle pareti dell'aorta.

 

È possibile stimolare la produzione di acido ialuronico grazie ad alcuni alimenti, e quindi "rifornire" il proprio corpo. Generalmente, i cibi che contengono gli antiossidanti sono quelli più indicati per la produzione di acido ialuronico; tra i più comuni, quelli che contengono vitamina A, C, E, omega-3 e polifenoli, quindi frutta (soprattutto arance, kiwi, limone, uva, ananas, melograno, albicocche e mirtilli), verdura (cavolfiore, prezzemolo, carota, cetriolo, finocchio, insalata verde, spinaci, zucca), tè verde, carni bianche, pesce (tonno, aringhe, sgombro e salmone) e formaggi magri.

 

 

L’acido ialuronico nell’essere umano è prodotto dalle cellule

 

Nel nostro corpo è prodotto da cellule localizzate soprattutto nelle cartilagini delle articolazioni, chiamate sinoviociti (e da altre popolazioni cellulari che si trovano in altri distretti del corpo, per esempio i condrociti e i fibroblasti), allo scopo di proteggere e idratare i tessuti e dar loro pienezza e plasticità.

 

 

La produzione di acido ialuronico nell’organismo rimane costante nel tempo

 

Proprio grazie alla sua struttura molecolare, l’acido ialuronico si comporta come una spugna, in grado di assorbire, trattenere saldamente e rilasciare grandi quantità di acqua in base al fabbisogno locale.

 

La produzione di acido ialuronico tende a diminuire con l’avanzamento dell’età: se a 20 anni l'acido ialuronico che abbiamo nel nostro corpo capta il 100% dell'acqua, a 65 anni il valore scende al 25%. Le conseguenze sono l’invecchiamento cutaneo, con perdita di compattezza ed elasticità della pelle e comparsa di rughe, l’insorgenza di problemi alle articolazioni e una diminuzione generale di elasticità dei tessuti.

 

 

L'acido ialuronico ha oltre 80 anni di storia

 

È stato scoperto nel 1934 all'interno dell'umor vitreo bovino, ma solo nel 1954 ne è stata pienamente delineata la composizione e la struttura chimica. Il nome della sostanza, hyaluronic acid, deriva da hyaloid (vitreo) e uronic acid (acido uronico, una delle frazioni saccaridiche che compongono l’acido ialuronico).

 

 

Il primo prodotto farmaceutico a base di acido ialuronico è nato in Italia

 

Il primo prodotto farmaceutico a base di acido ialuronico è stato lanciato nel 1962 da Fidia Farmaceutici SpA, azienda italiana oggi leader a livello internazionale nella produzione di prodotti che sfruttano a pieno le capacità lenitive, riparative e ammortizzanti di questa molecola.

 

 

L’acido ialuronico detiene unicamente proprietà anti-age

 

Oggi, quando si parla di acido ialuronico, lo si associa immediatamente alle più avanzate terapie antirughe, ma le sue proprietà sono molteplici e assolvono a diverse funzioni terapeutiche, a seconda della formulazione e della composizione chimica: grazie alle sue spiccate proprietà viscoelastiche, supplisce alla funzione di lubrificazione e ammortizzazione del liquido sinoviale presente nelle articolazioni (in questi casi viene somministrato tramite iniezioni intra-articolari).

 

Grazie alle sue capacità cicatrizzanti e di riparazione tissutale, l'acido ialuronico può essere utilizzato, sotto forma di apposite membrane, su ustioni di II e III grado. Ma può essere anche applicato in forma di crema, gel e spray in caso di tagli, abrasioni o scottature. L’acido ialuronico può essere usato in campo oculistico nella chirurgia della cataratta nonché per la sindrome dell’occhio secco. In chirurgia estetica, oltre ad agire da riempitivo sulle rughe, riduce gli inestetismi gravi dovuti all'acne.

 

 

L’acido ialuronico non protegge la pelle dai danni provocati dai raggi solari

 

L'esposizione alla luce solare e ai raggi UV accelera l'invecchiamento. L'acido ialuronico agisce come "radical scavenger" (ovvero, spazzino di radicali liberi) e ha un effetto antiossidante fondamentale nella protezione dai danni delle esposizione ai raggi solari UV (ecco perché lo troviamo nei solari).




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