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L'importanza di una pelle idratata


La salute della pelle svolge un ruolo di vitale importanza nel nostro benessere, quindi merita un’attenzione prioritaria. Il compito della pelle, principalmente, è quello di difendere il corpo da sostanze esogene e dal rischio di disidratazione.
L’acqua, infatti, è ingrediente indispensabile per la buona salute della pelle, risulta perciò fondamentale preservarne la detenzione e l’idratazione. Il cosmetico idratante, in particolare, è un prodotto studiato con un insieme di ingredienti con lo scopo di ripristinare l’idratazione della pelle e per preservare la funzionalità dello strato corneo, con un conseguente miglioramento dell’aspetto della pelle.

Idratazione della cute




pelle idratataL'acqua attraversa i diversi strati cutanei attraverso un percorso ben definito: dal circolo sanguigno raggiunge il derma, per poi diffondersi regolarmente e costantemente fino agli strati superiori dell'epidermide, dove ha il compito di preservare l'idratazione cutanea. L'idratazione naturale della pelle è il risultato della sinergia di diversi meccanismi biologici con funzioni specifiche, che hanno luogo a livello di derma, epidermide e strato corneo.
 

Epidermide, cos'è il "mantello acido"?


L'acqua presente nell'epidermide proviene dal derma sottostante; una capacità di idroritenzione dei comparti superiori della cute efficace e costante, e un apporto idrico dal derma sufficiente a bilanciare le perdite insensibili permettono una corretta idratazione dell’epidermide e dello strato corneo.
Il “mantello acido” è la pellicola acquosa che ricopre l’epidermide. Guadagna questo nome grazie al suo pH leggermente acido (circa 5.5). Questo mantello,costituito da un insieme di sostanze di diversa provenienza*, si distribuisce in maniera uniforme sullo strato corneo. La sua composizione è principalmente caratterizzata dai prodotti di secrezione delle ghiandole sebacee e delle ghiandole sudoripare eccrine, da aggregati polipeptidici provenienti dal disfacimento dei corneociti, da sostanze di natura purinica e glucidica derivanti dalla denucleazione dei cheratinociti, e da lipidi di provenienza epidermica. In effetti si tratta di una mix di sostanze lipofile e idrosolubili, con lo scopo di proteggere la cute e, più nello specifico, preservare l’idratazione dello stato corneo. Questa pellicola superficiale viene distinto in due parti: la prima è definita come pellicola lipidica di superficie e comprende sia il sebo che i lipidi epidermici; la seconda è definita come NMF (Natural Moisturizing Factor) ed è composta da tutte le sostanze non lipidiche presenti sulla superficie epidermica.
strati della pelle
I meccanismi con i quali lo strato corneo e gli elementi che compongono l'epidermide riescono a regolare il contenuto idrico-cutaneo sono tutt’oggi materia di studio. La ricerca cosmetica, infatti, ha evidenziato nuovi meccanismi, e si cerca di capire quali nuove molecole possano essere sviluppate per andare a modulare i meccanismi messi in luce. Le più recenti ricerche dimostrano che la migrazione dell'acqua fra le cellule nei diversi livelli dell'epidermide dipende da proteine specifiche denominate acquaporine.**
Le acquaporine sono delle proteine presenti nell'epidermide che formano dei canali preposti a veicolare acqua e ingredienti idrosolubili, trasportandoli in superficie. Le acquaporine sono indispensabili nel regolare il contenuto idrico-cutaneo.
Nel 2003 Peter Agre, biochimico americano, ha vinto il Premio Nobel per la Chimica, proprio per questa scoperta. Prima degli studi di Agre si riteneva che l'acqua attraversasse la membrana solo per diffusione semplice.  Le acquaporine sono una famiglia di proteine integrali di membrana con funzione carrier dell'acqua, e loro ruolo fisiologico va oltre il comparto cutaneo, in quanto sono presenti in molti tessuti del nostro organismo.

Il derma



A livello del derma, l'acqua viene trattenuta dall'organismo dai glicosaminoglicani (GAGs),  polimeri idrofili in grado di fissare grandi quantità d'acqua a livello della matrice extracellulare. Il derma è particolarmente ricco di acqua: contiene circa il 70% della riserva idrica dell'intera cute, concentrazione difficilmente influenzabile dagli eventi esterni ma dipendente soprattutto dallo stato di idratazione dell'intero organismo e dall'efficienza della sintesi proteica da parte dei fibroblasti. In casi di disidratazione sistemica, la riserva dermica diventa la prima fonte dalla quale attingere per sopperire alle carenze idriche. Un'altra causa di depauperamento della riserva dermica è imputabile all'alterazione qualitativa e quantitativa delle molecole deputate a legare l'acqua: è il tipico il caso del fotodanneggiamento cronico, nel quale le strutture dermiche sono alterate dalle radiazioni UV e perdono la capacità di trattenerla.
 
* G. Proserpio “Chimica e Tecnica Cosmetica 2000” Sinergia.
** Bontè F. Skin moisturization mechanisms: New data. Ann Pharm Fr. 2011 May;69(3):135-41.

 




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