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Le belle giornate e il caldo aprono le danze alle prime giornate in spiaggia (per chi può), ai parchi o in terrazza. Tutti cercano il modo più congeniale di godere dei raggi del sole sulla propria pelle. La corsa alla perfetta abbronzatura ha però delle insidie a cui bisogna fare molta attenzione: i raggi del sole hanno la capacità di causare la formazione precoce di rughe, la perdita di elasticità , alterazioni nei tessuti e nella pigmentazione e, non per ultimi, tumori.  Ultimamente ha creato molto scalpore la foto scattata al camionista che ha tenuta esposta la parte sinistra del proprio viso al sole (essendo quella vicino il finestrino) nel corso dei suoi 18 anni di lavoro. Quest’uomo infatti è affetto da “dermatoheliosisâ€, ovvero una forma di invecchiamento precoce derivante dall’esposizione cronica ai raggi UVa. Il caso, studiato dai scienziati della Northwestern University di Chicago e bubblicato sul “New England Journal of Medicineâ€, dimostra come i raggi UVa provochino inspessimento e increspatura della cute e la distruzione delle fibre elastiche. Niente panico! Questo è un caso estremo. Non dobbiamo rinunciare ai caldi raggi di sole sulla tua pelle, è solo necessario fare un po’di attenzione per evitare spiacevoli inconvenienti. A tal proposito vogliamo darvi qualche piccola informazione che forse non sapete, che vi aiuterà farvi avere la vostra abbronzatura perfetta senza rischi:
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Sul mercato sono ormai presenti svariate tipologie di protezioni solari, ma come orientarsi sul tipo di protezione da usare? Vi consigliamo di utilizzare protezioni solari con un fattore di protezione superiore o uguale a 15. Un fattore medio in molti casi è più che sufficiente, in quanto ad esempio un fattore di protezione 50 protegge solo il 5 per cento in più di quella a fattore 30.
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Quanto dura la protezione delle creme? In media si consiglia l’applicazione della protezione ogni due ore, in quanto dopo questo periodo la protezione perde di efficacia. Consigliamo inoltre di applicarla fin da casa e dopo il bagno, anche in caso di creme resistenti all’acqua.
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È importante continuare l’applicazione della protezione anche quando si è ottenuta l’abbronzatura desiderata, eventualmente ridurre in modo graduale. Consigliamo l’applicazione anche per chi ha un fototipo scuro, la protezione protegge la pelle dai danni dei raggi ultravioletti e dall’invecchiamento. L’80 per cento delle rughe che vedete guardandovi allo specchio è provocato dal sole. Inoltre, il sole disidrata la pelle e può favorire l’insorgere di macchie cutanee dovute all’età .
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Come ormai ben sapete è consigliato evitare di prendere il sole negli orai in cui è all’apice della sua intensità . Inoltre precisiamo che al mattino il sole, rispetto a mezzogiorno, ha una minore concentrazione di raggi UVb, quelli che scottano la pelle, ma la medesima intensità di raggi UVa, che sono i più dannosi perché provocano invecchiamento della pelle e nel tempo causano i tumori. L’unico vantaggio quindi, rimane quello di non scottarsi, ma alla luce di quello che abbiamo appena detto, consigliamo comunque l’utilizzo della protezione anche in questi orari. Precisiamo che la protezione è necessaria anche nelle giornate nuvolose: i raggi UV riescono comunque a filtrare e anche se non si ha la sensazione di bruciore sulla pelle, resta il rischio di danneggiarla.
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Asciugarsi bene dopo il bagno: l’effetto «a specchio» dell’acqua sulla pelle riduce l’efficacia dei prodotti protettivi, anche di quelli resistenti all’acqua.
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Evitate di utilizzare protezioni solari che avete aperto l’anno scorso, utilizzate sempre creme nuove. Dopo 12 mesi dall’apertura infatti le creme non garantiscono più il fattore di protezione dichiarato.
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