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La medicina estetica: ci si può fidare delle offerte online?


 

 

Sempre più di moda negli ultimi anni, Una liposuzione come strenna di Natale o un ritocchino al seno sotto l'albero? Anche in tempo di crisi gli italiani non rinunciano alla bellezza e a qualche piccolo ritocchino per eliminare i segni del tempo e gli inestetismi. Su internet si possono trovare prezzi talmente bassi da essere irresistibili, ma troppo bassi per essere tutti “sicuri”. Formule sconto, pacchetti con tutto compreso, Groupon a prezzi stracciati. Con la crisi il prezzo diviene una discriminante importante: sui siti di couponing vanno a ruba gli smart box, anche da regalare, a prezzi bassissimi: bastano un centinaio d'euro, per esempio, per acquistare un intero pacchetto di trattamenti estetici che comprende visita, filler e laser o biorivitalizzazione.

 

 

Caccia al prezzo più basso

 

Il prezzo diviene quindi la variabile più significativa, anche per chi è alla ricerca di una pelle più giovane e bella o di un aiutino per sgonfiare fianchi e glutei. Così è caccia alle offerte su Internet. Nulla di male in ciò, perché spesso i medici che li propongono utilizzano prodotti di qualità, ma il problema è un altro: pian piano il consumatore arriva a pensare che il prezzo sia l'unica discriminante nella scelta e quando questo succede si rischiano problemi seri, visto che non si sta acquistando un elettrodomestico, ma bensì un trattamento medico che può avere effetti collaterali sul paziente, temporanei o permanenti.

 

 

Si ritorna dal medico

 

I risultati, però, possono essere molto al di sotto delle attese. Il 30% degli italiani torna dal medico o dal chirurgo estetico per rimediare o ritoccare un risultato diverso da quello auspicato. Su 150000 interventi l’anno, circa 37000 vengono ripetuti una seconda volta, nel 65% dei casi richiesti a un medico diverso dal primo, cercando maggior competenza e soddisfazione.

La British Association of Aesthetic Plastic Surgeons, l'associazione che riunisce i chirurghi plastici britannici, ricorda che negli ultimi 12 mesi il 69% dei medici estetici britannici ha visitato persone con complicanze da filler e che un terzo di queste mostravano danni irreversibili o rimediabili sono con un intervento chirurgico.

 

 

Informazione digitale

 

Per evitare pentimenti tardivi, meglio raccogliere più informazioni possibili, farsi aiutare da chi ha qualche esperienza, affidarsi a strutture certificate. Anche la Rete può diventare utile grazie a moderne versioni del “passaparola” in formato digitale, come blog, forum e recensioni web. Per il paziente è basilare sapere se un trattamento funziona davvero o se fa male. Ma soprattutto è fondamentale identificare i ‘buoni’ medici perché, a parità di tecniche e prodotti, è l’esperienza dello specialista a fare la differenza.




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