Insufficienza venosa cronica: cause, sintomi e trattamenti

Gambe gonfie? Forse soffri di insufficienza venosa.

Ci risiamo: dopo una lunga giornata faticosa, magari passata anche con i tacchi alti, finalmente arrivi a casa e puoi riposarti, ma senti le gambe gonfie e doloranti. Che disagio! Quante volte ti è capitato di avvertire una sensazione simile? Beh, sappi che potresti soffrire di insufficienza venosa cronica.

Tale patologia rientra tra i disturbi della pressione e della circolazione e colpisce tantissime donne in tutto il mondo, poiché fisiologicamente accusano una maggiore debolezza dei tessuti connettivi rispetto agli uomini.

È una condizione che consiste, appunto, nella perdita di elasticità delle pareti venose, in una distruzione delle valvole e nella formazione di varici. Riguarda soprattutto gli arti inferiori, dal momento che le valvole venose sono necessarie a fornire un ritorno del sangue efficiente per le estremità più basse.

La causa più comune dell’insufficienza venosa è il reflusso venoso superficiale, una condizione trattabile ma che può cronicizzarsi se la funzione venosa affetta provoca sintomi più significativi, come gonfiore e ulcere.

I sintomi più comuni dell’insufficienza venosa sono:

• stress ossidativo

• insufficienza venosa

• edemi periferici (vene varicose)

• fragilità capillare

• infiammazione.

Se hai riscontrato uno o più di questi sintomi, potresti essere affetta da insufficienza venosa cronica. Ma non c'è alcun motivo di allarmarsi: come dicevamo, si tratta di una condizione estremamente diffusa per la quale sono state sviluppate numerose soluzioni, che ora vedremo insieme.

Esistono diversi trattamenti per questa condizione, che possiamo suddividere in base a efficacia, costo e invasività.

1. Chirurgia: tra i metodi più costosi e invasivi troviamo sicuramente gli interventi chirurgici.

• Varicectomie isolate, cioè la semplice incisione cutanea e l’asportazione delle varici.

• Safenectomia, che consiste nello sfilare la vena grande e/o piccola safena. Intervento di solito associato alle varicectomie.

• Crossectomia, cioè la legatura e sezione della safena allo sbocco di questa nel sistema venoso profondo.

• H.I.V.A., metodica di deconnessione della safena atta ad impedire il ristagno di sangue nel sistema venoso superficiale.

• E.P.S., metodica mininvasiva di tipo endoscopico che serve per la legatura ed interruzione di vene perforanti malate.

• Obliterazione endovenosa con metodica Laser.

• Obliterazione endovenosa con radiofrequenza.

Ciascuna di queste tecniche, oltre ad essere molto costosa ed invasiva, presenta una serie di rischi da non sottovalutare. Anche quando gli interventi vengono eseguiti in modo perfetto, purtroppo presentano molteplici potenziali complicanze, sia precoci che tardive.

 
2. Trattamenti conservativi per i sintomi, poco invasivi e costosi, ma al contempo poco efficaci.

• Massaggi linfatici: stimolano la contrazione dei muscoli attraverso tecniche di spremitura del contenuto dei vasi, per facilitare la circolazione e alleviare il gonfiore. Solitamente da questo genere di trattamenti si può trarre un beneficio immediato ma che permane solo nel brevissimo termine.

• Farmaci per la pressione sanguigna, i quali devono essere prescritti da un medico a fronte di una necessità per la salute e che non possono essere pensati esclusivamente come terapia per l'insufficienza venosa.

3. Alleati naturali. Numerose piante ed estratti hanno dimostrato un'efficacia strabiliante nel trattamento dei disturbi circolatori, con un costo minimo e un'invasività pari a zero. Vediamone alcuni:

• Meliloto

• Amamelide

• Pungitopo

• Vite rossa

• Centella asiatica

• Ippocastano

Ma dove trovarli tutti? Esiste un modo per assumerli tutti insieme e nella giusta quantità? Puoi scoprirlo nel nostro articolo dedicato cliccando qui.